Le pentole multicooker sono robot da cucina di ultima generazione che si differenzino dagli altri per la loro versatilità.
Le tradizionali macchine da cucina, infatti, quali mixer, forno a micro onde, frullatore a immersione, eccetera, hanno funzioni ben precise che eseguono molto bene, ma sono appunto specializzate soltanto in esse.
I multicooker sono invece elettrodomestici che uniscono più funzioni in modo tale da poter utilizzare meno pentole e dispositivi, facendoci risparmiare tempo e permettendo di mantenere la cucina più pulita con minor sforzo.
Come è fatta una pentola multicooker?
L’idea della pentola multicooker si ispira ai bollitori utilizzati in Giappone fin dalla metà del ‘900 per bollire il riso. A partire da questi dispositivi si è sempre più affermata l’idea di demandare ad elettrodomestici da cucina sempre più complessi ma con costi comunque accettabili per persone e nuclei familiari, in modo da far risparmiare tempo ed energie nella preparazione dei cibi.
I multicooker sono tutti accomunati dalla struttura che presenta una camera di riscaldamento dove andare a sistemare il cestello con gli ingredienti al proprio interno. Il riscaldamento dell’aria in questo ambiente è permesso dall’alimentazione di una o più termo resistenze, e con un sistema di ventilazione si vanno a creare correnti affinché il calore venga distribuito omogeneamente all’esterno ed all’interno del cibo.
Un sistema di pale rotanti, solitamente estraibili, serve a mescolare i cibi senza il bisogno che questo debba essere continuamente fatto da una persona.
La camera di riscaldamento può essere chiusa dal tappo del multicooker che solitamente presenta una valvola per la cottura a pressione. Alcune cotture possono comunque richiedere lo scambio con aria esterna e quindi la rimozione del tappo.
Le dimensioni del multicooker sono importanti
Quando si acquista una pentola multicooker è sempre bene avere le idee chiare su quale sarà il suo utilizzo, quindi su quali programmi saranno più utili, sui materiali di cui il sistema è fatto, ma anche sulle sue dimensioni.
La capienza di un multicooker, infatti, è direttamente proporzionale al numero di porzioni che si vogliono andare a produrre col proprio elettrodomestico.
Le pentole multicooker da 5 litri sono quelle più diffuse, in quanto sono sufficienti per quattro persone e rappresentano generalmente un buon compromesso tra prezzo, consumi e resa.
I sistemi più grandi hanno infatti il vantaggio di produrre cibo in maggiori quantità ma hanno gli svantaggi di essere più voluminosi e più pesanti, oltre al fatto di avere consumi più elevati. I sistemi più piccoli, di contro, possono preparare un minor numero di porzioni, ma consumano meno e l’omogeneità della cottura è più facile da raggiungere.
C’è comunque da considerare che, proprio per ovviare al discreto consumo energia che riguarda soprattutto i sistemi più grandi, è sempre più frequente trovare sul mercato pentole multicooker con la funzionalità Eco, che come per gli altri grandi elettrodomestici allunga un po’ i tempi di riscaldamento e cottura in favore del risparmio energetico.
E’ importante quindi, avere le idee chiare prima di acquistare un multicooker per poter scegliere il miglior sistema per le proprie esigenze.
Cosa si può cucinare con un multicooker: programmi e funzionalità
Le pentole multicooker si stanno sempre più affermando sul mercato degli elettrodomestici da cucina e col tempo si stanno sviluppando sistemi sempre più ricchi di programmi e funzionalità per accontentare, è proprio il caso di dirlo, un po’ tutti i palati!
I programmi più comuni sono:
- Forno, per simulare la cottura in forno, anche con funzionalità ventilata e grill. Solitamente uno degli accessori in dotazione è lagriglia per poter grigliare carne, pesce e verdure, ma anche per abbrustolire il pane per una bella bruschetta o dei crostini fatti in casa;
- Frittura, programma che può presentare anche la variante ad aria, per una cottura più leggera e senza olio;
- Padella, per simulare la cottura in padella, quindi per cibi leggeri come una fettina di carne o la cottura di un trancio di pesce con un filo d’olio;
- Pane e Pizza, per creare l’impasto con l’utilizzo delle pale mescolatrici e per favorirne la lievitazione;
- Bollitura, per portare ad ebollizione l’acqua per cuocere la pasta od ottenere bolliti e brodi;
- Vapore, analogo alla bollitura, ma con l’apposito cestello il cibo non viene posto a contatto con l’acqua ma mantenuto al di sopra. Questo tipo di cottura è preferibile alla bollitura nel caso in cui non si utilizzi poi il liquido di cottura (come ad esempio per fare un risotto) in quanto i cibi vengono così cotti mantenendo tutte le proprietà organolettiche e nutritive che vanno altrimenti disperse nell’acqua.
- Pilaf, per cotture prolungate come quelle necessarie per ragù, stracotti e spezzatini.
- Zuppe e Risotti, per ottenere minestre fatte in casa o risotti, con la pala mantecatrice che favorisce l’assorbimento di tutto il brodo di cottura;
- Yogurt, per la fermentazione del latte e dei fermenti in modo così da poter ottenere lo yogurt fatto in casa al gusto preferito.
Per impostare il proprio sistema, una volta consultato il libretto delle istruzioni, sarà sufficiente inserire il cestello con gli ingredienti pronti per la cottura all’interno del multicooker, selezionare con i pulsanti il programma o, per i robot che lo permettono, la ricetta desiderati e premere il pulsante di avvio.
Dopo un po’ di attesa in cui potremmo dedicarci ad altro grazie all’autonomia del multicooker, il piatto sarà pronto per essere servito e gustato!